🌵🦛 Il Cacto Hipopotamo: Il Viandante del Silenzio

🌵🦛 Il Cacto Hipopotamo: Il Viandante del Silenzio

Nel cuore di un deserto che nessuna mappa osa nominare, cammina un essere che non appartiene né al regno vegetale, né a quello animale, né a quello umano.

È il Cacto Ippopotamo.
Un ibrido poetico, una figura sospesa tra la natura, il simbolismo e l'assurdo.
Un'entità che indossa sandali giganti e non si ferma mai, perché ha smesso di cercare per iniziare a esistere.

L’origine

Non ci sono cronache ufficiali, solo racconti ascoltati nel fruscio del vento tra le dune.
Si dice che il Cacto Ippopotamo sia nato da un errore divino: un dio dimenticato lasciò cadere i suoi sandali su una pianta secca, e lì, colpita dalla luna storta, sbocciò una testa di ippopotamo.

"Un tempo ero sabbia e spine, ora cammino per ricordare chi dimentica."

Aspetto e comportamento

Il suo corpo è un gigantesco cactus mobile, ma la testa – placida, regale, dolente – è quella di un ippopotamo anziano.
Non parla, ma ruggisce in versi.
Non dorme, ma riposa durante le eclissi.
Indossa due sandali mistici, che non stringono mai, e lasciano impronte tonde e tiepide nella sabbia.

Il simbolo del tempo che passa

Ogni passo del Cacto Ippopotamo è un’unità di tempo:

  • Non contiamo in ore, ma in orme lasciate.
  • Non misuriamo il caldo, ma in numero di spine riflesse al tramonto.

In lui vivono temi eterni:

  • Resilienza: anche sotto il sole crudele, non si spezza.
  • Memoria: cammina per chi ha dimenticato le proprie radici.
  • Assurdità: in un mondo che corre, lui scivola lento, portando spine e pace.

Il culto del Sandalo

Le leggende narrano che chi riesce a toccare uno dei suoi sandali:

  • Riceve un sogno lungo una notte intera
  • Dimentica ogni tipo di fretta
  • Riesce a parlare con le pietre calde

Ogni anno, un piccolo gruppo di pellegrini lo segue a distanza, lasciando offerte:

  • Semi
  • Gocce d’acqua in boccette
  • Frasi non dette, scritte su foglie di carta

Il Cacto Ippopotamo non è una creatura da spiegare, ma da ascoltare.
È un poema vivente in mezzo al nulla.
Un mito nato per chi ha bisogno di fermarsi.
Un'icona spirituale per tutti coloro che, almeno una volta, hanno desiderato sparire con dignità e stile in un deserto personale.

Vuoi seguirlo?

Chiudete gli occhi.
Ascoltate il vento.
Quando sentite un passo che suona come sabbia calda sotto infradito…
Forse è lui.
Il Cacto.
Il silenzioso.
Il verde che respira.

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